La mia vita carnale - Amori e passioni di Gabriele d'Annunzio (2013)
Giordano Bruno Guerri"Posa", "finzione",
"provocazione", "teatro": ecco i termini associati per
decenni al nome di Gabriele D'Annunzio. Con queste parole siamo stati abituati
a descriverlo, così ci è sempre stato insegnato. Ma la suggestione della sua
poesia, le imprese ardite e la retorica detta appunto "dannunziana"
non sono sufficienti a svelare il segreto di una vita "inimitabile".
stanze folli e geniali della dimora dannunziana. Pagina dopo pagina, sfogliando
il "libro di pietre vive" che il Vate ci ha
lasciato, riscopriamo un uomo che fu seduttore e amante irresistibile, avvinto
dal "bisogno imperioso della vita violenta, della vita carnale, del
piacere, del pericolo fisico, dell'allegrezza".
Grazie al diario (in gran parte inedito) di Amelie Mazoyer,
ancella in servizio continuo che il Vate ribattezza Aélis, conosceremo
Gabriele D'Annunzio uomo "intero". Geisha, complice e confidente,
Aélis si contende il ruolo di preferita con l'elegante musicista Luisa Baccarà
e con la cameriera Emilia. Aélis annota per lunghi anni tutto ciò che accade
nelle stanze del Vittoriale, registrando ascese e cadute delle "badesse di
passaggio": nobildonne, artiste, prostitute, semplici paesane o avventuriere;
e un contorno di personaggi non secondari.
Su tutto ciò, naturalmente lui, la sua grandezza di poeta e la sua strepitosa
vitalità, fatta di genio e di cocaina, invenzione e di ironia: il suo essere un
libertario e anarchico, modernizzatore e anticipatore.